Len- to e particolarmente rumoroso il tasto sinistro, scorrevole la rotella, preciso il controllo del puntatore. Con il mouse tro- viamo anche un'elegante cu- stodia e una prolunga per la chiavetta USB, che in ogni caso non ha mostrato problemi di ri- cezione anche se collegata a un tower posto sotto la scrivania invece che a un notebook.
De- cisamente elevato il prezzo. Si impugna comoda- mente e differenza di molti ri- vali non tende a salire sul mi- gnolo spostandolo rapidamen- te a destra.
Dobbiamo dire che ci aspettavamo di peggio: dopo un necessario periodo di adat- tamento, la mano assume una posizione raccolta e il mouse si controlla agilmente con la pun- ta delle dita. Ci vorrebbe uno studio ergonomico per sapere se questa posizione della mano molto stretta e senza appoggio per il palmo a lungo andare possa provocare tensioni e problemi. Noi possiamo dire che durante la prova non ab- biamo avvertito particolari ten- sioni.
Nessun problema di ricezione radio anche nell'uso con un tower sotto la scrivania. Molto agile e scorre- vole. La risposta dei pulsanti sarebbe ai massimi della pro- va, peccato che quello sinistro, se premuto con un certo vigo- re, faccia un secondo scatto rumoroso che testimonia di un non perfetto assemblaggio. Scorrevole la rotella, an- che se ha un po' troppo gioco. Si impugna comodamente ma ha una leggera tendenza a schiacciare il mignolo nei mo- vimenti rapidi a destra.
Valida invece la rotella. Ha una forma simmetrica adatta a destri e mancini, si im- pugna molto comodamente ma tende a salire sul mignolo nei rapidi spostamenti a destra. I pulsanti rispondono bene, solo un po' duro il sini- stro, ottima la rotella. Elevato il prezzo. Utilizza come ricevitore una chiavetta USB dalle dimensioni particolar- mente contenute, ma che non ha dato alcun problema di ri- cezione, nemmeno collegando- la a un tower posto sotto la scrivania invece che a un por- tatile.
Molto leggera la tendenza a salire sul mignolo spostando- lo a destra. Ben bilanciato, agi- le e scorrevole, i pulsanti sono quasi perfetti solo leggermen- te duro il sinistro , ottima la ro- tella. Una nota positiva anche per i colori metallizzati, vera- mente eleganti. Eccellente an- che la rotella. Va- lida invece la rotella. Pensando a que- sto, Trust ha inserito nella con- fezione un cavetto che si colle- ga tra la chiavetta e il mouse, per ricaricarlo anche durante l'uso.
Ottima la ri- sposta dei pulsanti e della ro- tella, stranamente elevato il prezzo considerando la tradi- zione Trust. Una volta abituati il mouse si con- trolla bene, ma abbiamo avver- tito tensione per tenerlo fermo mentre si fa scorrere la rotella verso il basso.
Come detto per il Kraun, ci vorrebbe uno studio ergono- mico per sapere se la posizione della mano molto stretta e sen- za appoggio per il palmo possa a lungo andare provocare pro- blemi.
I pulsanti rispondono bene, un po' duro il sinistro e un po' dura la rotella. L'eliminazione della sfera, sostituita con un sensore ottico, avrebbe portato numerosi vantaggi: una maggiore scorrevolezza, l'assenza di slittamenti e impuntamenti dovuti a sporcizia sui rulli che trasmettono i movimenti della sfera ai sensori.
Venivano venduti con speciali tappetini "a griglia" per poter funzionare al meglio. La soluzione era un mouse sia senza fili che ottico, ma qui sorse un altro problema: l'autonomia delle batterie. L'installazione e l'interfac- cia del software sono comple- tamente in lingua italiana, a dif- ferenza della scatola e del pic- colo tutorial contenuto in essa entrambi scritti in inglese.
Il programma installato occupa circa MB sull'hard disk e ne richiede altri 70 per il corretto funzionamento. Impostazione di conversione Le impostazioni di conver- sione sono molto semplici e per questo adatte a tutti i tipi di utenti; tra queste va sottoli- neata l'importanza della scelta della lingua, il prodotto di casa Abbyy ha un database di 40 lin- gue, tutte le principali europee.
Si tratta infine, di un buon prodotto, destinato ad un uti- lizzo sia professionale che ca- salingo, ma non indicato nei casi in cui siano necessarie mo- difiche al documento originale. Prima di addentrarci nella prova, cerchiamo di capire in- sieme a cosa possono servire. Utilizzando al meglio gli strumenti di grafica si pos- sono anche promuovere pro- dotti che vanno oltre il softwa- re.
Esaminiamo nel dettaglio queste differenze. Le funzioni accessorie cattura dello schermo, o modifica dell'au- dio vengono gestite da modu- li aggiuntivi, richiamabili facil- mente da menu. Nel complesso l'interfaccia ha un aspetto puli- to e ordinato e le funzioni prin- cipali sono sempre comoda- mente raggiungibili.
In genera- le l'interfaccia risulta pulita, ma non molto intuitiva, e richiede un minimo di esercizio per es- sere padroneggiata. Cattura dello schermo e contenuti aggiuntivi In Camtasia Studio la cattura viene comandata da un modu- lo chiamato Camtasia recorder, e viene memorizzata in forma di file AVI.
Il movimento del! L'area di lavoro principale di Camtasia Studio. Turbo Demo consente di in- serire solo file audio in formato WAV a commento del tutorial. Nella parte alta dello schermo si nota il piccolo player che permette di far scorrere le slide come un filmato e di modificare il tempo di visualizzazione di ciascuna.
Tutte le funzioni di editing sono coordinate e monitorate attraverso la timeline, che per- mette di sincronizzare tra loro, lungo una scala temporale gra- duata, i vari elementi video, audio, elementi grafici e te- stuali , decidendo il momento di inizio e di fine di ognuno di essi.
La realizzazione di un breve tutorial di prova, esportato in formato Flash uno dei due co- muni a entrambi i programmi , ha evidenziato una notevole differenza di dimensioni in fa- vore di Camtasia: 68 KB contro i KB di Turbo Demo. La finestra di scelta del formato nel quale esportare il tutorial finito. Dopo la decisione, un'ulteriore finestra permette di impostare i parametri propri di ogni tipo di file Turbo Demo 5.
Ma prima di tutto che cosa fa esattamente que- sto software? Oltre ad essere compatibile con i for- mati Flash e Shockwave, la nuova versione del software permette di eseguire modifiche a tali contenuti direttamente dal suo interno.
Inoltre, grazie alla nuova fun- zione DVD-Video, si possono controllare e riascoltare conte- nuti presenti su questo tipo di supporto direttamente dall'in- terno di un progetto Director. En- trambe le varianti per Win- dows e per Mac vengono forni- te nello stesso pacchetto senza alcun sovrapprezzo. Sul letto giacciono i corpi dei due giovani e tengono in grembo le loro teste mozzate. Noi impersoniamo un detective americano, tale Gus Macpherson, e veniamo con- tattati da una fascinosa quan- to sensuale dark lady che fa di nome Sofia Bacali d'altronde come avrebbe potuto chia- marsi altrimenti?
Noi un po' riluttanti accettiamo e velocemente ci troviamo sulle tracce di un lo- sco individuo. Si tratta di Jac- ques Hellouin, detective fran- cese che scopriamo essere te- stimone dell'omicidio.
Hellouin rin- traccia i due ladri e sono. Oltre 6. Prima della duplicazione e veicolazione, il DVD viene testato su diversi computer e diverse versioni di Windows. Per esservi d'aiuto nella soluzione di problemi imprevisti, abbiamo creato una casella di posta elettronica dedicata: giochi pcopen.
Indicate anche l'eventuale presenza di utility per ottimizzare il funzionamento della scheda video. Riceverete tutti una risposta non appena possibile. Evitate di usare la casella giochi pcopen. I comandi del gioco ,1-V.
H L4'V. Dopo aver inventato il ge- nere degli sparatutto in single player con Wolfenstein 3D e i primi due Doom, e dopo averlo rivoluzionato con Quake III Are- na e il suo multiplayer, i pro- grammatori di ID tornano a rin- novare tutti gli schemi di gioco con questo Doom 3. Finiti i giri di informazione ecco la nostra missione: andare a cercare uno scienziato misteriosamente scomparso. A creare questa malsana at- mosfera, oltre ad una grafica che fa gridare al miracolo, sono gli effetti sonori e le strutture dei complessi livelli.
I controlli, classici predefini- ti di uno sparatutto, si appren- dono facilmente, grazie anche alle prime facili fasi di gioco, e consentono di fare stragi di mostri in maniera veloce ed ef- ficace senza troppi sforzi. A patto di avere una buona mira.
Un gioco consigliato a tutti gli appassionati di videogame, vecchi e nuovi, esperti e non e anche appassionati di altri ge- neri. La collaborazione con la fon- dazione Normandie Memoire ha permesso di raccogliere nei due CD del gioco anche una importante documentazione storica con filmati e testimo- nianze. Dopo gli incursori che attaccano di notte il Pegasus Bridge dando in questo modo il via all'operazione, ci sono le truppe da sbarco, i carri arma- ti, ma anche medici e genieri che devono attrezzare le zone liberate.
I soldati specializ- zati infatti sono nove e sette le tipologie di veicoli in circola- zione sulle spiagge dello sbar- co.
Le missioni prevedono un uti- lizzo limitato di uomini e mezzi che possono crescere solo al raggiungimento degli obiettivi Discorso analogo per gli aiuti per l'intervento dell'aviazione o dell'artiglieria pesante. L'eroe solitario deve im- parare anche a stare in mezzo agli altri. Le gesta di quel gruppo di soldati sono raccontate nel li- bro "Banda di fratelli" di Stephen Ambrose, il maggiore storico del D-day. I pochi fortu- nati che hanno visto l'antepri- ma del gioco hanno rilasciato pareri molto favorevoli.
Quindi, combattimen- ti e scontri con i malviventi, ma anche qualche semplice puzzle da risolvere o percorso da esplorare.
Nella cam- pagna impersoneremo un gio- vane cuoco di nome Armand che deve aiutare lo zio a tirare su le sorti di un piccolo risto- rante francese, fino a dominare piatto dopo piatto la scena in- ternazionale dei ristoratori. AMD e Intel stanno seguendo due strade diverse sulle CPU: il pri- mo sta spingendo il suo ottimo Athlon 64, penalizzato dal con- tinuo rinvio del sistema opera- tivo a 64 bit di Microsoft, il se- condo sta cercando di ottimiz- zare un'architettura della CPU complicata e con problemi di dissipazione del calore, ma ha dalla sua un indubbio vantag- gio, dato dal fatto di poter for- nire una completa piattaforma di sviluppo.
Meglio dunque non buttarsi a capofitto nell'acquisto di un computer basato sulle nuove tecnologie. Consigliamo invece di aspettare un po', tenersi informati e al solito imparare a ottimizzare al meglio l'hardwa- re e il software del proprio computer.
Come abbiamo anticipato nel numero scorso e come vedremo nel successivo con la prova dei sistemi che saranno sul mercato, il Natale del potrebbe essere ricordato per l'invasione di dispositivi si- milPC posizionabili sotto il te- levisore. Numerose sono le so- luzioni con uno chassis slim, si- mile a quello dei videoregistra- tori. Ovvio che ci sia una per- fetta collaborazione tra Micro- soft che sta presentando la nuova versione di Windows Media Center e Intel che ha la piattaforma hardware.
Atten- zione all'aspetto sonoro con il chipset che supporta l'High Definition Audio, oltre che un accordo di ricerca con i labo- ratory Dolby per migliorare il supporto all'audio multicana- le. In parole semplici due processori in uno. In questo caso si parla di due core integrati nello stesso package e 4 thread contempo- ranei, grazie al supporto alla tecnologia Hyper-Threading. La tecnolo- gia dovrebbe poi scalare agli Xeon e ai Pentium M e Pentium 4 nel con processo co- struttivo a 65 nanometri.
Processori Intel: il Pentium 4 Prescott e il Celeron D Il recente Pentium 4 con co- re Prescott ha introdotto si- gnificative differenze rispetto ai Pentium 4 di precedente ge- nerazione, tanto che avrebbe potuto chiamarsi anche Pen- tium 5. In primis il raddoppio delle cache di primo livello LI a 16 Kbyte e di secondo livello L2 a 1 MB con aggiunti miglio- ri algoritmi di previsione delle ramificazioni del codice e 13 nuove istruzioni SSE3.
Nel corso del i proces- sori Pentium 4 Xeon per ser- ver potrebbero adottare la tec- nologia CT Clackamas Tech- nology che abilita una parte della circuiteria del processo- re ad eseguire codice a 64 bit. Tale codice sarebbe compati- bile, per fortuna, con l'attuale Windows a 64 bit sviluppato per gli Athlon 64 di AMD.
Commercializ- zato in due versioni, la FX per la fascia alta server e work- station e la versione standard per la fascia mainstream. Va anche ricordata la versione Opteron per la fascia server e multiprocessore. Ricordiamo che AMD non etichetta i propri processori con la frequenza reale, ma con un "quantispeed" che ne indi- ca la potenza relativa rispetto al primo Athlon Thunderbird. Il Pentium 4 in- vece eccelle nei software con codice sequenziale come nel- l'editing video o nel Cad e Ren- dering ove si sfrutta l'Hyper Threading.
Oggi alcuni Pentium 4 possono raggiungere i 3. I primi Pentium avevano una cache integrata nel core di soli 16 Kbyte, mentre oggi gli ultimi Pentium 4 e Athlon 64 integrano 1 Megabyte. Ma cosa impedisce a Intel e AMD di produrre un processore a 6.
Lo impedisce il limite della tecnologia costruttiva: se si portasse un Pentium 4 a questa frequenza sarebbe necessario immergerlo nell'azoto liquido per poterlo usare. I processori sono composti da una serie di microtransistor assemblati su un core nucleo di silicio e collegati con micropiste di rame o alluminio. Il primo Pentium contava 3. Il Pentium II integrato a 0,25 micron invece, necessitando di soli 2. Nei recenti processori integrati a 0,13 micron per salire in frequenza Intel ha adottato la tecnica della Pipeline lunga.
Se da un lato questo espediente consente di aumentare la frequenza, dall'altro diminuisce l'efficienza computazionale del processore. AMD non ha voluto seguire questa strada. Gli Athlon XP, infatti, hanno 10 pipeline e gli Athlon 64 solo Ai connettori PCI si possono collegare schede di espansione come schede au- dio, schede di editing video, schede di rete, controller per dischi e altro hardware ag- giuntivo.
Se si pensa alle nuove schede per l'editing vi- deo, ai nuovi controller Serial ATA o alle schede Gigabit Ethernet ci si rende conto del- la limitazione del PCI che strozzerebbe gran parte delle prestazioni potenziali delle periferiche.
La tecnologia di PCI Ex- press ricorda quella di Ether- net dove ogni pacchetto di dati che viene instradato ha un "header" intestazione contenente gli indirizzi di par- tenza e destinazione.
In queste motherboard possono essere per questo presenti sia slot per memorie del primo tipo che del secon- do. I primi processori a essere potenziati saranno i costosi Pentium 4 EE Extreme Edi- tion e in seguito dovrebbe toccare ai Prescott della serie 6, successori degli attuali. Quando una CPU non trova i dati cercati nella cache LI, li cerca nella L2 e se non li trova nemmeno qui deve accedere alla memoria RAM, perdendo qui decine di cicli di clock.
Per rime- diare al problema hanno au- mentato le dimensioni delle costosissime cache LI e L2 in- tegrate nello stesso core della CPU. Un ottimo prodotto in quanto le schede di fascia media sono il settore econo- mico trainante e sono pochis- simi gli utenti che comprano le costosissime schede video high end come le GeForce Ultra o le X XT.
Poco si sa invece del- lo sviluppo del NV48, futuro chip di fascia alta. Entrambi i pro- duttori, per aumen- tare le frequenze del loro chip, do- vrebbero passare alla tecnologia a 0,11 micron e al supporto completo alle librerie DirectX L'High Definition Audio Da segnalare l'implemen- tazione nelle nuove motherboard della serie del sistema High Defini- tion Audio HDA che per- mette al codec audio integra- to di riprodurre 7.
Si tratta di un audio cam- pionato fino a KHz contro i Il si- stema 7. Da non sottovalutare, infi- ne, l'aspetto economico del- l'integrazione di un chip al posto della scheda audio PCI. Come mai questa differenza? Ma ci sono valide alternative?
Sicuramente da un punto di vista tecnico ci sono, sono state sviluppate e sono disponibili, in primis il riscrivibile Blue-ray Disc di Sony. Si tratta di un disco ultra-denso racchiuso in una cartuccia protettiva come si vede nell'immagine e adotta un laser a luce blu invece che rossa di lunghezza d'onda di soli nm contro i nm del DVD. La versione 1. Per godere dell'HDTV occorrono monitor per computer o particolari televisori in grado di raggiungere le 1.
Le connessioni a banda larga sono i bersagli preferiti, dove gli at- tacchi, in funzione delle aree geografiche e dei tipi di rete, possono giungere alla spiccio- lata o come ininterrotta suc- cessione di pacchetti ostili che cercano di farsi strada nella re- te. Il primo giorno di Windows Questi sono i punti principa- li da mettere in pratica.
Un esempio Facciamo un piccolo esem- pio. Supponiamo che per rifare quei lavori occorra un po' meno tempo, diciamo tre quarti del tempo originale. Fate i calcoli e scoprirete che avete perduto ,5 euro di mano d'opera, senza contare la riparazione e i danni indiretti.
Restando all'e- sempio individuale, avete oltre euro a disposizione per organizzare la vostra strategia di difesa ed evitare in futuro di trascorrere 40,5 ore per rifare il lavoro perduto, perdendo 1 ,5 euro per mancate entra- te e consegnando i lavori in ri- tardo, che non giova alla vostra reputazione.
Tra i danni principali da prevenire ci sono il deteriora- mento di Windows, la cancella- zione di dati utili e la rottura degli hard disk ma tenete d'oc- chio pulizia del computer, ven- tole e alimentatori. Nel caso dei notebook si aggiunge una percentuale impressionante di furti e smarrimenti.
Ci ri- volgiamo quindi agli utenti che non hanno una vera strategia di backup e che si limitano a copie occasionali dei dati es- senziali. Nel ma- nualetto di 40 pagine allegato a Windows XP, Microsoft dedica un terzo dello spazio alla solu- zione dei problemi, ma nell'u- nica pagina sui backup si limita a indicare come si esegue l'uti- lity Backup, senza specificare che cosa dovrebbe essere sal- vato. Windows XP, durante il se- tup, vi chiede il nome della di- rectory dove volete che sia in- stallato, che per default si chia- ma Windows.
Tuttavia ci sono applicazioni che non vi chiedono dove vo- lete salvare i vostri dati, come Outlook Express ed Outlook.
I file. Apposite funzioni di Outlook vi permettono di salvare i dati degli account di posta e le re- gole. Outlook Express Diversi lettori ci hanno scrit- to lamentando l'assenza di una funzione di backup o di export per i messaggi di Outlook Ex- press. Nell'articolo della Knowledge Base, Microsoft spiega come fare un backup dei messaggi e come esportare la rubrica e gli account. I dati di OE 5, 5. Naturalmente vi piacerebbe poter salvare in modo facile tutti questi dati, ma non conta- te su Windows.
Il fatto che la funzione di export messaggi di OE serva solo a trasferire i messaggi da OE gratuito ad Outloook costoso spiega il punto di vista di Microsoft. Windows non lo fa, ma i 50 dol- lari per acquistare True Image 8 ve ne possono fare rispar- miare centinaia in caso di cra- sh del sistema.
Potete provarlo scaricando la versio- ne trial da www. In pratica, Windows non muove un passo senza accede- re al registro. Non avre- te problemi con i file di registro se salvate di frequente l'imma- gine della partizione e le sue variazioni quotidiane. IE permette di salvare i collegamenti ai siti preferiti tramite la funzione Export.
Software di backup Esistono in commercio nu- merose applicazioni per eseguire i backup di dischi, directory e file e alcune ve le abbiamo presentate nel citato "Backup, non solo copie", in gran parte ancora valido. Se rimaniamo nel campo del- l'uso personale, i software di backup che consigliamo sono due.
Nell'articolo "Difesa totale per hard disk e partizioni", un anno fa, abbiamo illustrato le ottime utility di PowerQuest. Per le aziende interessate al- la gestione centralizzata dei backup di partizioni, V2i Pro- tector Server Edition sembra non avere rivali True Image Server salva solo immagini del- le partizioni locali e ha insuffi- cienti funzioni amministrative. Le cinque attivazioni am- messe potrebbero impedire l'u- so di Ghost 9 su una piattafor- ma che subisce aggiornamenti, riconfigurazioni e reinstallazio- ni, un handicap che, insieme al prezzo maggiore, favorisce True Image.
Net Framework. Supponiamo che il PC sia un desktop, in mo- do che l'aggiunta di altri hard disk non costituisca un pro- blema. Dovendo scegliere tra un backup di parte dei dati e un backup totale, non abbiamo dubbi: scegliamo di salvare le immagini delle partizioni.
Se avete un hard disk da 80 GB, dovreste considerare l'ag- giunta di un secondo disco da GB; costa sui euro e permette di tenere tre o quat- tro immagini o set di immagi- ni compresse delle partizioni del primo disco. Non potete accontentarvi di tenere una sola immagine di backup: se durante la registrazione del fi- le immagine si verifica un evento che rovina il disco prin- cipale, vi trovate senza l'origi- nale e senza il backup.
Come minimo, vi servono l'immagine di un'installazione integra e pulita e almeno due immagini correnti a rotazione. Se usate il PC per lavoro, po- tete raddoppiare il disco prin- cipale e usare il mirroring RAID 1 per non perdere al- cun dato se uno dei due dischi si guasta.
Inoltre, se avete i backup su hard disk, potete sempre estrarre imme- diatamente singoli file o direc- tory senza dover ripristinare l'intero backup. Anche se ave- te salvato un'immagine della partizione, potete sempre esplorare il file immagine ed estrarne singoli contenuti. Per esempio, un MTBF di Quando acquistate un disco, provatelo nelle prime settimane con i diagnostici del produttore, che di solito includono una funzio- ne di esercizio prolungato del drive.
Qui fac- ciamo notare solo alcuni punti salienti. Backup ntbackup. Backup copia an- che i file aperti, una funzione che manca in altri programmi simili. Questo impone inter- venti manuali per verificare che ci sia spazio libero e per cancellare qualche set di copie per fare spazio alle nuove. Solo i settori di di- sco occupati vengono copiati, ignorando tutte le modifiche subite dalla partizione dopo l'inizio del backup. In questo modo potete continuare a la- vorare durante la copia senza preoccuparvi della coerenza del backup.
Mentre V2i Protector e pre- sumiamo Ghost 9 permettono di pianificare separatamente le copie complete e quelle incre- mentali, True Image offre solo la scelta tra copie complete e incrementali.
La selezione delle partizioni da includere nel file immagine, in True Image 8 inconvenienti del caso; dovete intervenire manualmente per ripartire da una copia comple- ta. Mentre V2i Protector e Gho- st 9 permettono di specificare il numero di set di backup per esempio 3 set composti da un backup completo settimanale seguito da 6 backup incremen- tali giornalieri , True Image permette solo di specificare se il backup sostituisce quello precedente o va aggiunto, fi- nanche a riempire lo spazio li- bero.
Come in V2i Pro- tector, potete esplorare i con- tenuti di un file immagine ed estrarne singoli elementi senza dover ripristinare la partizio- ne.
Oltre a creare i file immagine in una normale partizione, True Image permette di creare una partizione nascosta chia- mata Secure Zone. Questo im- pedisce che qualcuno possa accedere ai backup o che i file immagine vengano cancellati per errore. V2i Protector tiene la regi- strazione cronologica di tutte le copie eseguite e di tutti gli eventi, incluse le situazioni di errore; True Image conserva solo un file di log.
Due funzioni aggiuntive so- no la clonazione di un hard di- sk come in V2i Protector e Drive Image e l'aggiunta di un nuovo hard disk sul computer. Dopo aver creato la Secure Zone e aver attivato lo Startup Recovery Manager, durante il boot del sistema un messaggio vi offre di premere FI 1 per ese- guire lo Startup Recovery Ma- nager, una versione semplifi- cata di True Image dove potete ripristinare qualunque parti- zione, anche prendendo il file immagine da un PC in rete.
Se invece Windows funziona, non occorre utilizzare lo Startup Recovery Manager e potete fa- re tutto restando in True Ima- ge. Abbiamo provato True Image per qualche giorno con soddisfazione, incluso il ripristino di una partizione Windows tramite lo Startup Recovery Manager. True Image spesso sembra ispirarsi a V2i Protector, ma sa- rebbe stato utile imitarlo fino in fondo. Piuttosto, deframmentate prima di ogni backup comple- to. Questo non riguarda il pro- gramma Backup, che si basa sui file e non sui settori di di- sco.
In pratica, dal momento in cui scambiamo dati che sono, o possono essere, numerici, pos- siamo comprimerli. Parliamo, rispettivamente, di compressione senza perdita di dati lossless o con perdita lossy.
La scelta dell'uno o del- l'altro metodo dipende soprat- tutto dalla natura delle infor- mazioni. Per un file di testo o un database, il destinatario deve disporre delle informazioni complete per poterne cogliere il senso. Il tasso di compressione di- pende dalla percentuale di informazione persa. Senza addentrarci nelle formule matematiche, dia- mo un'occhiata ai principali metodi di compressione.
I metodi di compressione Quelli senza perdita di dati sono basati sulla ripetizione di sequenze, sull'apparizione sta- tistica dei caratteri e sull'utiliz- zo di un dizionario. Nei metodi basati sulla ripe- tizione di sequenze, i pro- grammi di compressione leggo- no sequenzialmente il flusso di dati il file e contano il numero di volte che un certo carattere lappare. Con un'estrema sem- plificazione, se prendiamo una foto del cielo, il programma leg- ge prima di tutto un valore che rappresenta il blu, per esempio Il principio consiste nel contare il numero di volte che un carattere appare e attribuir- gli un codice unico.
La compressione con dizio- nario, infine, permette di ridur- re considerevolmente le di- mensioni del file. Dipende spazio. Il metodo JPEG sfrutta anche questo principio per decidere quali dati salvare e quali sacrificare nella compressione co, costruito al momento della compressione e ricostruito alla decompressione.
La compressione lossy Gli algoritmi che abbiamo fin qui enumerato sono efficaci ma molto ripetitivi. Si tratta di con- tare i caratteri e di riordinarli nel modo migliore. In altre parole, se noi sentia- mo le prime note dell'Inno di Mameli capiamo subito di cosa si tratta e possiamo immagina- re il seguito anche se non do- vessimo udirlo.
Lo stesso di- scorso vale per la vista. In una sequenza filmata, se vediamo un oggetto dirigersi verso la propria destinazione, deducia- mo subito la traiettoria che sta per compiere. Queste caratteristiche della percezione umana sono riprodotte nei codici degli algo- ritmi software sviluppati per i programmi di compressione lossy. Sono i principi del JPEG vedi box. Operazione matematica che si applica a una matrice nelle immagini JPEG a un quadrato di 8x8 pixel e che trasforma la descrizione assoluta del colore di un pixel in descrizione relativa: sono conservate soltanto le informazioni che misurano lo scarto luminoso e cromatico tra un pixel e quelli vicini nella matrice.
Molto diffuso in quanto non distruttivo se l'immagine utilizza meno di colori. Per questo motivo molti software non propongono il GIF come formato per salvare i file. MP3 Motion Picture expert group, Layer 3. Algoritmo di compressione audio che si basa sui principi della percezione acustica per sopprimere le informazioni superflue. Di fronte allo schermo l'utente vede l'immagine diventare progressivamente nitida.
Dal punto di vista tecnico, JPEG effettua un calcolo complesso sul colore che tende a uniformare i valori nella matrice di pixel prescelta 64x64 o 32x A destra i due smartphone Nokia e il Sony Ericsson P Cellulari che scattano le fo- to, computer che telefo- nano, palmari che fanno da navigatore.
Ecco quindi che diventa na- turale cercare il modo di far dialogare e collaborare i due di- spositivi per sfruttarne al me- glio le sinergie. Collegare il cellulare: Bluetooth e USB La maggior parte dei produt- tori di telefonini offre general- mente appositi kit di connes- sione composti da un software di trasferimento dei dati e da uno speciale cavo. Fino a poco tempo fa l'unica tecnologia che lo rendeva pos- sibile era quella a raggi infra- rossi, implementata nelle porte di comunicazione Irda presenti in molti cellulari e nella mag- gior parte dei notebook.
Internet dal telefonino: GPRS, Edge e UMTS Con o senza cavo, una volta connesso il telefonino al com- puter e installato il relativo software di gestione, si stabili- sce una linea di comunicazione tra i due dispositivi che per- mette al notebook di collegarsi a Internet da qualunque luogo semplicemente utilizzando il modem integrato nel cellulare.
Le prestazioni reali del sistema GPRS sono adeguate per una semplice gestione della posta elettronica ma non sono certa- mente ideali per l'uso intensivo del Web. Le condizioni migliorano de- cisamente con il nuovo sistema UMTS, ovvero con il sistema di telefonia di terza generazione inizialmente introdotto in Italia per il servizio di videochiamata da H3g www.
Al mo- mento ce ne sono ancora po- chi, solo due quelli proposti da Tim: i Nokia e , ri- spettivamente da e eu- ro, ma sono in arrivo molti altri destinati a diventare i "best- seller" di Natale, come il Nokia e il Sony Ericsson Z Allo stesso modo si possono scaricare sul computer le im- magini scattate con la fotoca- mera integrata nel telefono, quindi stamparle o inviarle per posta elettronica.
Per chi usa i no- tebook Apple, invece, il siste- ma Mac OS X integra l'ottimo programma iSync, che sincro- nizza non solo nomi e numeri, ma anche le fotografie associa- te ai contatti e gli appuntamen- ti dell'agenda. Smartphone: Symbian e Windows Mobile Le funzioni di condivisione e di sincronizzazione delle infor- mazioni tra telefono e compu- ter raggiungono la loro massi- ma espressione con i cosiddet- ti smartphone, come il nuovis- simo Nokia compatibile con la tecnologia Edge o il Sony Ericsson P Si tratta di dispositivi che nascondono un vero e proprio computer nel- l'involucro di un telefono cellu- lare apparentemente normale.
Meno diffusi, soprattutto in Europa, sono invece i modelli che adottano il sistema opera- tivo Windows Mobile per pocket PC Phone Edition di Mi- crosoft www. Fatto questo non rimane che inserire username e password associate alla propria Sim Card. Si conclude la procedura guidata specificando il nome della connessione Tim offre attualmente due telefoni Edge marchiati "Tim Turbo", il Nokia e il Nokia , rispettivamente al prezzo di e euro.
Smartphone, telefono o computer? Integrano il browser Web e possono scaricare ed eseguire applicazioni Java. Non richiede il collegamento a un computer e fa tutto da solo. Si tratta di BlackBerry www. Il modello costa euro e il servizio di connessione alla rete BlackBerry viene offerto da Tim e da Vodafone al costo di 25 euro mensili comprensivi di traffico GPRS illimitato. In queste pa- gine vedremo quali aspetti esa- minare con maggiore attenzio- ne prima di procedere all'ac- quisto.
Il prezzo elevato oltre 3. Con una bassa risoluzione, infatti, quando si ingrandisco- no le immagini si ottiene il clas- sico effetto "sgranato". Prezzi e caratteristiche sono, in questo caso, elevati. Visto lo spazio li- mitato disponibile sulla scheda di memoria, tutte le fotocame- re comprimono le immagini prima di registrarle.
Si passa poi a una 5 megapixel, corpo color Silver, sempre con zoom ottico 3x fra i e euro e infine a una 6 megai " con corpo nero e zoom ottico 3x, il cui prezzo dovrebbe aggirarsi fra i e i euro. I prezzi saranno ufficializzati al momento del JPEG. Questi ultimi due formati sono giustificati solo nel caso di ingrandimenti notevoli, come un poster o un formato A3. Come nelle macchine analo- giche, anche in quelle digitali l'obiettivo riveste un'impor- tanza primaria.
Il sistema di scarico dati dal sensore permette inoltre di sostenere la frequenza di 8 fotogrammi al secondo utilizzando la funzione High Speed Cropped, che sfrutta la porzione centrale del fotogramma corrispondente a 6,8 milioni di pixel. La risoluzione massima delle immagini arriva a 4. Questa viene espressa con il rapporto tra la lunghezza focale dell'obiettivo e il diametro della massima apertura del diaframma. Un va- lore pari a 2. In mancanza del rullino, grande attenzione deve essere posta sulla memoria della fo- tocamera.
I tagli di memoria ormai arrivano fino a 4 GB. Scorrendo runa sull'altra modificano le dimensioni di un'apertura situata dietro in mezzo alle lenti dell'obiettivo. Stabilisce le regole di assegnazione del nome ai file e il loro ordinamento nella fotocamera. Sistema per trasferire le immagini dalla fotocamera direttamente a una stampante. DPOF supporta le seguenti funzioni: selezione della foto da stampare, numero delle copie da stampare, stampa dell'indice dei thumbnail, rotazione delle immagini, stampa delle informazioni dell'utente e delle immagini.
Sistema di compressione dei file usato dalle fotocamere digitali. La versione 2. Di solito gli zoom partono da un grandangolo medio 28 per arrivare a un teleobiettivo 70 - mm sempre equivalenti a una fotocamera tradizionale. Memory stick Un tipo di memoria sviluppata da Sony con un involucro compatto, sottile 21,5 x 2,8 x 50 mm e robusto. Un sistema meccanico la protegge da cancellazioni accidentali.
Risoluzione immagini Si indica in pixel, con due valori ad esempio 2. Il primo valore indica la risoluzione orizzontale, il secondo quella verticale.
Disponibili in tagli fino a 1GB. Fujifilm lo ha potenziato introducendo il SuperCCD. Ancora poco diffusi i sensori Faveon. Smart Media Card Schede di memoria removibile sottili circa un millimetro , quindi ideali per fotocamere compatte. Alimentazione: trasformatore da 3. Peso: n. Risoluzione max: n. Risoluzione max: 2. Alimentazione: n. Dimensioni: n. Intanto Intel si avventura sul terreno della nuova piattaforma con PCI Express Con l'annuncio della nuova famiglia di CPU Sempron, lo scorso 28 luglio AMD ha aggiornato e rinforzato l'of- ferta di processori nel seg- mento medio-basso, preparan- do il terreno per la sostituzio- ne dell' Athlon XP nel Per l'as- sonanza tra Duron e Sempron e la somiglianza del concetto CPU robusta e affidabile, che funziona sempre , si potrebbe pensare che il Sempron sia semplicemente il sostituto del Duron.
In questo segmento il Sem- pron ha il compito di contra- stare il Celeron in versione Pre- scott, offrendo maggiori pre- stazioni a un costo inferiore. Sempron I commentatori di lingua in- glese hanno fatto notare che Sempron trae origine da sem- per latino e da sempre por- toghese in omaggio al merca- to brasiliano, grande acquiren- te di Duron. I modelli superiori dei Sem- pron, in architettura K8, ven- gono riconosciuti da CPU-Z co- me Athlon 64, almeno in attesa di un aggiornamento del pro- gramma.
Nei primi mesi del le versioni di Sempron a piedini avranno l'ulteriore vantaggio del doppio control- lore di memoria integrato nella CPU, estendendo ulteriormen- te le prestazioni e i campi di applicazione.
Prestazioni Una prima occhiata ai risul- tati dei test di prestazioni si veda fra gli altri la prova pub- blicata sullo scorso numero di PC Operi conferma le aspetta- tive: il Sempron ha buone pre- stazioni, superiori rispetto ai corrispondenti Celeron D e leg- germente inferiori, come pre- visto, rispetto all'Athlon XP Barton e soprattutto rispetto all'Athlon Tutti i mo- delli sono realizzati con il pro- cesso da 0,13 micron SOI sili- cio su isolante e supportano memorie fino alla DDR Dal , il Min.
Lo sostituisce Tuffolino , un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Vai alla pagina. Album a Fumetti. Iscriviti a: Commenti sul post Atom. Se aggiungiamo qualche optional come appunto il kit sportivo, si sale ulteriormente. Sono tante vetture di questo tipo, oppure sono poche? Sono un numero molto importante, vista la tipologia di macchina in questione, e a quanto pare le richieste ricevute sono anche maggiori.
I tempi stabiliti dalla Spyder ibrida sono risultati eccellenti: 7. A prescindere dal fatto che si trattasse di modelli , , e o delle diverse versioni della RS e RSR, le Porsche-Martini hanno fatto la storia delle corse. Probabilmente ne scriveranno anche il futuro….
Quale vettura usare? Ritiriamo la Giulietta 1. Viaggiamo in direzione di Leeuwarden e percorriamo la grande diga Afsluitdijk. Collega Den Oever con il villaggio di Zurich, nome che riporta alla Svizzera. Quella del grande porto con ormeggiate le barche a vela e non, dei vacanzieri, e il borgo leggermente arroccato sul promontorio, fronte mare interno. Hindeloppen, da godersi al tramonto, ti proietta indietro nel tempo della marineria, quando le donne in paese aspettavano il ritorno dei propri uomini da lunghi viaggi o battute di pesca.
Workum, ha una pianta quasi triangolare e il museo del pittore Jopie Huisman. Bolsward ha un imponente palazzo comunale e un centro colorato e vivace. Dal porto partono i traghetti per raggiungere le isole di Terschelling e Vlieland. Ivi si trova il mulino, il faro alto tredici piani e il museo marittimo. Concludiamo il viaggio in Olanda ripercorrendo la grande diga per tornare nei dintorni di Amsterdam. Di Zandvoort parliamo in altra pagina.
Belli i sedili in pelle, grintose le finiture in nero opaco per la plancia, molto razionale senza inutili orpelli. Questa Giulietta ha tutti gli ingredienti per creare uno zoccolo duro di nuovi alfisti, pronti ad accogliere i modelli che arriveranno.
Per informazioni tecniche, sulla gamma e il listino: www. Anche la curva del Tunnel Est ora demolito dove perirono Piers Courage nel e Roger Williamson nel , in maniera atroce, per il colpevole ritardo dei soccorsi con il solo David Purley a cercare di salvarlo. Peccato, la Storia va rispettata. Spostandosi di nuovo a sud nei pressi di Amsterdam, ad Oostzaan si trovano alcune chicche.
Sono tanti gli eventi culturali, cinematografici, musicali organizzati nel Principato. Il prezzo: a partire da Siamo immersi nel verde.
Ci hanno. In tre ore si arriva a destinazione. Dal il Principe risiede formalmente nel Castello di Vaduz. Una bel modo per dare spazio ai giovani pur continuando ad esercitare un importante ruolo rappresentativo. Il Principato conta circa La valuta. In periferia si trovano il ponte pedonale in legno che collega Vaduz a Sevelen in Svizzera, e il nuovo stadio.
Nella chiesa di San Pietro ha sede la Missione italiana. Sotto, si scende a Triesen, che annovera numerose industrie e uffici. La prima incomincia con le vigne e le cantine del Principato, dove si coltivano Pinot Nero e Chardonnay ma in Liechtenstein si produce anche birra!
Per accedervi, siamo passati dalla cittadina residenziale di Mauren. Liechtenstein Marketing www. Merita veramente una visita questo Principato e acquistando la carta Adventure Pass della durata di 1,2, o 3 giorni, si posso visitare 23 attrazioni spendendo da 11 a 33 franchi al posto di CHF, utilizzando anche i comodi bus e il trenino turistico.
Nel gennaio del il governatore di New York Francis Lovelace fece partire alla volta di Boston un messaggero a cavallo per un viaggio che richiese due settimane di tempo. La posta era un privilegio che la corona inglese era riluttante a concedere alla colonie, nel timore che favorisse la rivolta. Decine di altre locande costellavano la strada; rimangono le loro insegne custodite nel museo cittadino di Hartford in Connecticut, e restano alcuni tratti urbani di case antiche, protette dalle sovraintendenze locali al patrimonio storico, nei villaggi di Darien, Connecticut e Rye, presso New York.
E come ci riesce? Con una ricetta tanto semplice quanto efficace. Moritz, Canton Grigioni. Al sabato si svolge la St. Moritz Race con almeno 3 passi e un panorama semplicemente mozzafiato. Il responso ha poi proclamato vincitore nella categoria Ante , lo svizzero Axel Marx ma lui si ritiene cittadino internazionale, visto che la sua famiglia ha legami in molti paesi.
E le signore copilota? Le compagne di quei gentlemen driver che trovano la massima sublimazione solo quando stringono un volante tra le mani? Moritz, ma anche il Concorso di Eleganza che si volge la domenica, dopo la sfilata nelle vie del centro. Quando si dice avere il senso della competizione… a. Si tratta del primo esemplare costruito, nel , con numero di telaio ; il contratto di vendita a un industriale spagnolo fu stipulato durante il Salone di Torino , quando avvenne la presentazione ufficiale.
Confermata la meccanica del modello precedente, il compito di disegnare la nuova gran turismo venne affidato alla Bertone. La Lele si distingue immediatamente per la linea ad angolo vivo, una vera inversione di rotta rispetto al modello che andava a sostituire. Della IR riprende anche il V8 Chevrolet di 5. Dopo il primo anno di produzione, debutta il motore con cilindrata maggiorata a 5. La versione da CV costava 7. Nel la cilindrata del motore venne incrementata a 5. Dalla gamma venne eliminato il cambio manuale a 4 rapporti.
Come ogni casa sportiva che si rispetti, anche la Iso ebbe un programma racing, per giunta nella massima serie. Per promuovere la partecipazione al Campionato Mondiale di Formula 1 del marchio, i piloti ufficiali Nanni Galli e Howden Ganley ricevettero in uso alcune vetture molto particolari, al-.
Le Sport, prodotte in venticinque esemplari, sono riconoscibili dai paraurti in materiale sintetico, dalla plancia sportiva con strumenti aggiuntivi e dai sedili avvolgenti. Le Iso Lele, divennero oggetto da collezione, come dimostrato a pagina 8: a Oostzaan in Olanda, Simon Vels ne ha una gialla, unitamente ad alcune Grifo.
Proprio di questo argomento parliamo in questo articolo. La Dywa ha corso in F. Aurora, F. Indy, che non ha mai corso ma utilizzando telai inglesi e team locali. Il programma non diede i risultati sperati a causa di scelte sbagliate e si concluse alla fine del Si sarebbe dovuto scegliere un giovane americano affamato di risultati.
A Indy vennero iscritti Al Unser Sr. Progettata da John Baldwin dopo il suicidio di Maurice Philippe anche se la sua morte resta un giallo , la March-Alfa Romeo 90CA ha un telaio monoscocca in honeycomb di alluminio e. Le sospensioni sono del tipo push-rod, con ammortizzatori a gas Koni. Fortunatamente Guerrero non subisce danni, e quindi si prepara ad affrontare la sessione di qualifica con il telaio di scorta n. La monoposto viene sottoposta alle verifiche tecniche e affronta le prove di qualificazione con i colori bianco-oro, il numero di gara 20T,.
Il 19 maggio la March 90CA compie giri di pista, e ottiene la sua miglior prestazione con una media di Al Unser Sr. Alfa Romeo e affrontare la fine della stagione. Immediato il link al circuito e alle monoposto di F. Scrivere di Monza significa parlare di Tino e Vittorio Brambilla, di Fabrizio Barbazza, del GP delle Nazioni motociclistico, della km, ma anche della vittoria a sorpresa di Herbert quando per tutti esisteva solo Schumacher, o quella grandiosa di Vettel con la Toro Rosso di Giorgio Ascanelli….
Ci sono altri modelli invece, che diventano celebri per motivi del tutto diversi. Una volta conquistato il titolo mondiale di F. Capace di CV a 8. I primi due erano stati commissionati dalla scuderia italo-americana di Tony Parravano, secondo i regolamenti Indy. Il cambio aveva due soli rapporti mentre il ponte posteriore era privo del differenziale. Con questi accorgimenti, la vettura arrivava a kg.. Diverso era anche il modo di concepire le corse: per gli americani dovevano essere soprattutto spettacolari, mentre in Europa rappresentavano la vetrina tecnologica dei costruttori.
Ted Horn, sempre alla guida della 8CTF, concluse terzo. Nel corso della. Villoresi avrebbe potuto vincere, se si considera che nonostante le quattro soste per interventi vari, concluse al settimo posto. Questa monoposto, verniciata nel colore bianco della Eldo-. Nella manche successiva, La media oraria sul giro, superiore rispetto a quella di In-. Un suono tipico di un propulsore formula uno di una volta. Di sicuro non il Matra 12 cilindri, che produce un sibilo inconfondibile.
Sembrerebbe un Cosworth 3. Il grande e unico motore che qualsiasi meccanico poteva reperire senza problemi sul mercato, nel caso avesse voluto iscrivere una sua monoposto a un G. Profumo di notizia. Anche le foto sono molto belle. Peccato non ce le abbiamo lasciate usare. Gli occhialoni di una volta e il suo sguardo acuto, concentrato, intenso. Vinse la cronoscalata Catania-Etna, sui 40 km di curve e tornanti della strada che si arrampica sul vulcano. E me andai. Mi recuperarono in extremis.
Strinse un rapporto di vera amicizia con tanti colleghi: da Tazio Nuvolari a fine carriera, a Juan Manuel Fangio, che si preoccupava per lei come una figlia: diceva che andava troppo forte e che prendeva troppi rischi.
Jean Behra fu suo mentore e sostenitore, tanto da costruire appositamente una monoposto Porsche per lei. Nel G. Nel conobbe un ingegnere austriaco a St. Vive nei pressi di Bergamo. Nelle foto, alcune sequenze del G.
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